Partecipazione culturale in Italia
ISTAT “Rapporto Bes 2022: il benessere equo e sostenibile in Italia” 2022
Nel 2022 cresce la partecipazione culturale, ma resta sotto i livelli pre-pandemici
Nel 2022 cresce la partecipazione culturale, ma resta sotto i livelli pre-pandemici
Le restrizioni disposte ai fini del contenimento della diffusione del COVID-19 hanno for-
temente inciso sullo svolgimento di molte delle attività praticate al di fuori delle mura
domestiche e nel 2021 si è registrato un crollo dell’indicatore sulla partecipazione cultu-
rale fuori casa, passato dal 35,1% del 2019 all’8,3% del 2021; non sembra ci siano stati,
invece, effetti sulla lettura di libri e quotidiani.
Le graduali riaperture al pubblico dei luoghi della cultura avvenute nel corso del 2021
hanno permesso la ripresa del livello di partecipazione culturale fuori casa che, nel
2022, si attesta al 23,1%, valore di quasi tre volte superiore a quello dell’anno prece-
dente, ma ancora distante dal livello pre-pandemia (-12 punti percentuali rispetto al
dato del 2019)
La ripresa del 2022 ha riguardato tutte le attività culturali fuori casa (Figura 16), in modo
particolarmente accentuato quelle che si erano ridotte di più tra il 2019 e il 2021 (cioè il
cinema e il teatro). Tuttavia, in nessun caso i livelli di partecipazione sono tornati a quelli
pre-pandemici: nel 2022, infatti, risulta pressoché dimezzata la quota di persone di 6 anni
e più che si reca a teatro, al cinema e a concerti, mentre la fruizione degli altri tipi di svago
si è ridotta, in proporzione, di meno.
Notoriamente la popolazione di età più giovane detiene livelli di partecipazione culturale
più elevati rispetto alle fasce di età adulte e anziane. Tuttavia, durante gli anni della pan-
demia, sono stati proprio i più giovani ad aver subito le riduzioni maggiori, avvicinandosi
sempre di più ai livelli di partecipazione della popolazione adulta e anziana. Nel 2022
la partecipazione aumenta per tutte le fasce d’età (l’indicatore si attesta al 32,3% per i
giovani fino a 24 anni e al 21% per la popolazione di 25 anni o più), ma in nessun caso
l’aumento è sufficiente al recupero dei livelli del 2019, in particolare per i più giovani che,
nonostante la maggiore ripresa, nel 2022 si trovano su livelli di oltre 20 punti percentuali
più bassi di quelli pre-pandemia.
La ripresa della partecipazione culturale fuori casa risulta trasversale su tutto il territorio
nazionale. Si mantiene però elevato il gap nei livelli di partecipazione tra le regioni del
Centro-nord e quelle del Mezzogiorno (il gap, a svantaggio delle regioni del Mezzogiorno, è
tra gli 8 e i 9 punti percentuali sia nel 2019 che nel 2022).
Si riscontrano tassi di fruizione delle attività culturali fuori casa generalmente più elevati
tra chi possiede un titolo di studio superiore. Nel periodo pandemico, la distanza in termini
di partecipazione culturale tra le persone con almeno la laurea e quelle con al massimo la
scuola dell’obbligo si è ampliata, acuendo le disuguaglianze già esistenti: se, infatti, nel
2019 la partecipazione culturale fuori casa riguardava 3 persone con titolo di studio elevato
rispetto ad una persona con titolo di studio più basso, nel 2021 il rapporto sale a 5 a 1.
Nel 2022, le distanze, seppur ridotte, si sono comunque mantenute più elevate rispetto al
periodo pre-pandemico e il rapporto tra titoli di studio più alti e titoli di studio più bassi è 892.Istruzioneeformazione
Notoriamente la popolazione di età più giovane detiene livelli di partecipazione culturale
più elevati rispetto alle fasce di età adulte e anziane. Tuttavia, durante gli anni della pan-
demia, sono stati proprio i più giovani ad aver subito le riduzioni maggiori, avvicinandosi
sempre di più ai livelli di partecipazione della popolazione adulta e anziana. Nel 2022
la partecipazione aumenta per tutte le fasce d’età (l’indicatore si attesta al 32,3% per i
giovani fino a 24 anni e al 21% per la popolazione di 25 anni o più), ma in nessun caso
l’aumento è sufficiente al recupero dei livelli del 2019, in particolare per i più giovani che,
nonostante la maggiore ripresa, nel 2022 si trovano su livelli di oltre 20 punti percentuali
più bassi di quelli pre-pandemia.
La ripresa della partecipazione culturale fuori casa risulta trasversale su tutto il territorio
nazionale. Si mantiene però elevato il gap nei livelli di partecipazione tra le regioni del
Centro-nord e quelle del Mezzogiorno (il gap, a svantaggio delle regioni del Mezzogiorno, è
tra gli 8 e i 9 punti percentuali sia nel 2019 che nel 2022).
Si riscontrano tassi di fruizione delle attività culturali fuori casa generalmente più elevati
tra chi possiede un titolo di studio superiore. Nel periodo pandemico, la distanza in termini
di partecipazione culturale tra le persone con almeno la laurea e quelle con al massimo la
scuola dell’obbligo si è ampliata, acuendo le disuguaglianze già esistenti: se, infatti, nel
2019 la partecipazione culturale fuori casa riguardava 3 persone con titolo di studio elevato
rispetto ad una persona con titolo di studio più basso, nel 2021 il rapporto sale a 5 a 1.
Nel 2022, le distanze, seppur ridotte, si sono comunque mantenute più elevate rispetto al
periodo pre-pandemico e il rapporto tra titoli di studio più alti e titoli di studio più bassi è
risultato pari a 3,5 a 1.
Partecipazione culturale fuori casa, gli indicatori: Percentuale di persone di 6 anni e più che hanno praticato 2 o più attività culturali nei 12 mesi precedenti l’intervista sul totale delle persone di 6 anni e più. Le attività considerate sono 6: si sono recate almeno quattro volte al cinema; almeno una volta rispettivamente a: teatro; musei e/o mostre; siti archeologici, monumenti; concerti di musica classica, opera; concerti di altra musica.
Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana
Anche nel 2022 continua a diminuire la lettura di libri e quotidiani
Cresce nel 2022 l’abitudine a recarsi in biblioteca, ma rimane inferiore al periodo pre-pandemico
Link al BES completo https://www.istat.it/it/archivio/282920